SOLO UNA CAREZZA
(f. plomitallo / g. plomitallo)
ti promettevo il mondo intero
e luci abbaglianti tinte d'oro
ma tu ricercavi solo l'essenziale
per respirare
e io coi diamanti decoravo
le frasi vincenti e mi vantavo
ma tu ti specchiavi e la visuale era un no
alla mia grinta
falsa e convinta
sempre più finta
e mai estinta
ma poi ti spiavo (tra gli sguardi)
due occhi sinceri (e due bugiardi)
nel tuo paradiso di donna speciale
volavo su nuvole di spiaggia
per me era bello per te era pioggia
ma tu difendevi solo l'ideale
irreale
di questo mio mondo sotto ai piedi
ma tu mi dicevi “adesso siedi”
e mi raccontavi delle tue promesse e i tuoi no
ed io mi sforzavo inutilmente
di leggerti il cuore intensamente
ma tu ti chiudevi dietro l'armatura più
insicura
che difendeva da ogni luce
quel muro annoiato che non dice
che tu ti aspettavi solo una carezza
la tenerezza
LE NOSTRE UMANE SOLITUDINI
(f. plomitallo / g. plomitallo)
La ragione a te e anche un po' a me
innamoriamoci oltre al vetro trasparente
invisibile per noi
che andiamo sempre oltre il limite
l'incantevole intesa inviolabile
indiscutibile profumo che inebria le nostre umane solitudini
vivo le tue usanze e cerco le mie urgenze e tu
e tu accorci le distanze dalle mie carenze e tu
e tu curi le speranze delle mie irruenze e tu
rinchiudi i dubbi eterni che ora ho
in una lacrima indulgente
io amo
LACRIME
(f.plomitallo / g.plomitallo)
questa notte si respira tra le favole
l'instancabile magia della neve
e le nostre anime rinchiuse sulle nuvole
s'innamorano prima che il sole sorga
e restano le impronte e sono intime con noi
ma la paura di lasciarsi vivere
è teneramente percepibile
perchè siamo ancora alla ricerca di una cura
contro le ferite che hanno lacerato il cuore
così la cicatrice ricuce la cornice
tra i lividi rinchiusi in questo ignoto
che proveremo a equilibrare
mentre suonano campane
che veloci scandiscono il tempo
che scivola sugl'azzardi e si adagia così
sulla polvere delle nostre lacrime
che si abbracciano e poi scivolano
lungo ogni prudenza che alimenta la speranza
e lì dove noi dormiamo insieme agl'angeli
e tremando consoliamo il malessere
senza la vergogna dell'inutile menzogna
ma sottovoce sussurrano le eternità
che crescendo libere nell'indegna dignità
hanno imposto quel percorso pazzo
che giustifica ogni apparenza e un sorriso obbligatorio
ci attendono altri giorni nuovi di una sincera insicurezza
insieme al senso di amarezza
l'incertezza
ma restano le tracce delle nostre lacrime
LA DANZA DELLA DEA
(f.plomitallo / g.plomitallo)
guardo lassù dove è blu e già so che ora c'è
una stella in più così che la notte brilli in me
ora c'è una luna di cartone chee illumina i sogni mentre tu...
ora che tu mi proteggerai e in ogni mio passo vivrai
e da lassù e pò ballerai e come una dea sarai
sorridi mentre piango dentro e avrei voglia di
allungarti la mano mentre mi scoppia forte il cuore
ora che tu mi osserverai e in ogni mio gesto vivrai
e da lassù un pò danzerai e come una dea sarai
ora che tu mi guiderai e in ogni mio gioco vivrai
e da lassù un pò danzerai e come una dea sarai
melodie di carillon profumano
le lenzuola silenziose di una culla
ma tu sei qui
COME INUTILI ROBOT
(f.plomitallo / g.plomitallo)
l'indifferenza regna qui
in questo squallido metro
che si è riempito e si sta stretti
alle altre anime
come inuti robot che poiurlano in silenzio
e con lo sguardo in giù così
sui display tra le amicizie solitarie, abitudinarie
ed io in piedi soffoco
nel dondolio isterico
tra prìncipi e princìpi vuoti
che ora regnano qui
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